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Cosa succede in Kossovo? Il rischio di una guerra con la Serbia.

Cosa succede in Kossovo? Il rischio di una guerra con la Serbia.

Cosa succede in Kosovo? Il governo del Kosovo ha istituito un divieto dell’utilizzo di documenti serbi nel paese. La questione riguarda da vicino la minoranza serba presente soprattutto nel nord del paese. L’entrata in vigore della misura introdotta è stata rinviata di un mese (fino al 31 ottobre 2022), aprendo degli spazi per le trattative.

La Serbia è un paese alleato della Russia e l’inizio di un conflitto con il Kosovo potrebbe essere considerato un allargamento della guerra tra Russia e Ucraina. Sono diverse le considerazioni da fare e gli aspetti di cui tenere conto.

L’indipendenza del Kosovo dalla Serbia

L’indipendenza del Kosovo è stata riconosciuta dagli Stati Uniti e dalla maggior parte dei paesi europei. Tuttavia, Russia e Cina non lo hanno ancora riconosciuto.

La Repubblica del Kosovo ha dichiarato la sua indipendenza il 17 febbraio del 2008.

Gli Stati Uniti hanno anche imposto sanzioni contro alcune persone coinvolte nel conflitto. Nel marzo 2008, la Corte internazionale di giustizia ha stabilito che il Kosovo era stato occupato illegalmente dalla Serbia dal 1999.

Perché il Kosovo ha dichiarato la sua indipendenza dalla Serbia?

Dopo la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, il Kosovo ha dichiarato la sua indipendenza dalla Serbia nel febbraio 2008. La dichiarazione è stata accolta con una forte opposizione da parte di Serbia, Russia e Cina. Queste tre nazioni erano preoccupate che il riconoscimento avrebbe portato a ulteriori rivendicazioni territoriali da parte di altre ex repubbliche jugoslave.

Chi ha sostenuto la dichiarazione di indipendenza del Kosovo?

La maggior parte dei governi occidentali ha sostenuto l’indipendenza del Kosovo. In effetti, Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito hanno tutti riconosciuto il Kosovo come stato indipendente entro pochi giorni dalla decisione della Corte Internazionale di Giustizia.

Cosa è successo dopo che il Kosovo ha dichiarato la sua indipendenza?

Dopo che il Kosovo ha dichiarato la sua indipendenza, la Serbia ha risposto con la forza militare. Ciò ha portato a una campagna di bombardamenti NATO di tre mesi contro obiettivi serbi. Durante il conflitto, più di 1.000 persone sono state uccise e migliaia di case distrutte. L’intervento militare della Nato in Kosovo rappresenta un precedente storico di intervento militare di umanità.

Quali sono le conseguenze della dichiarazione del Kosovo?

Nel 1999 il Kosovo ha dichiarato la propria indipendenza dalla Serbia. È stato il primo paese in Europa a farlo dalla seconda guerra mondiale. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione 1244, che chiedeva la fine della violenza e il ritiro delle forze jugoslave dal Kosovo. La risoluzione ha anche istituito l’Ufficio civile internazionale (ICO) come missione di mantenimento della pace.

Ruolo strategico della Serbia

La Serbia è un paese alleato della Russia nonostante da una decina di anni abbia fatto richiesta di entrare nell’Unione Europea. La Serbia è l’unico paese europeo a non aver applicato le sanzioni contro la Russia. Non solo, ma di recente ha firmato un contratto per l’acquisto di gas russo per i prossimi dieci anni a d un prezzo di dieci volte inferiore a quello pagato dagli altri paesi europei.

La Serbia potrebbe rappresentare un allargamento del conflitto in Ucraina. Queste tensioni potrebbero favorire e far piacere alla Russia di Putin, dovendo la NATO affrontare economicamente e militarmente un nuovo scenario di guerra. Inoltre in Kosovo è presente una missione militare guidata dalla Nato per mantenere l’ordine nel paese. L’Italia è il paese maggiormente impegnato militarmente in Kosovo.

La causa delle tensioni tra Kosovo e Serbia

Il motivo delle tensioni che sono nate nel Kosovo sembra essere futile. Il Kosovo, dopo la fine del conflitto, ha tollerato la presenza di targhe serbe con sigle dei paesi kosovari, emesse dalla Serbia. Da un anno il governo del Kosovo chiede ai cittadini serbi che entrano in Kosovo di utilizzare targhe temporanee, rispondendo così a misure serbe simili in vigore dal 2008 che riguardano i cittadini kosovari.

In realtà vi sono problemi etnici e politici irrisolti. Da una parte la propaganda del governo di Belgrado contro il Kosovo che non riconosce ancora. Si aggiunge l’ostilità dei cittadini di etnia serba del Kosovo nei confronti della Repubblica del Kosovo e dei paesi NATO che hanno sostenuto la causa dell’indipendenza degli albanesi del Kosovo. Dall’altra parte vi è la pulizia etnica subita dagli albanesi kosovari ed attuata durante il conflitto dai generali serbi.

I nazionalismi in Serbia e in Albania

Alla base delle tensioni vi sono anche le idee nazionaliste. L’ideologia nazionalista serba auspica l’unione in un unico grande stato serbo dei territori a maggioranza serba. Tra questi territori vi sono il Kosovo, la Croazia, la Bosnia Erzegovina, il Montenegro e la Macedonia. La grande Serbia corrisponde più o meno al vecchio stato jugoslavo. Il nazionalismo serbo porta i serbi a sentirsi vicini alla Russia di Putin che cerca di ricostituire la grande Russia del passato.

Anche in Albania vi è un nazionalismo che sogna di riunire in un solo grande stato albanese tutte le regioni popolate da albanesi. Della grande Albania farebbero parte alcune regioni nord-occidentali della Grecia, alcune città della Serbia meridionale a maggioranza albanese, il Kosovo, la parte meridionale del Montenegro, alcune regioni della Repubblica della Macedonia del Nord.

Francesco Scatigno

Articolo tratto da Magozine.it

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